Questa scelta è stata probabilmente dettata dalla volontà di acquisire quante più interazioni possibili con l’IA in modo da poter affinare sempre di più i suoi modelli linguistici.
Se da un lato molti utenti potrebbero trovare questa soluzione più pratica, non mancano i compromessi: senza un account non si potrà rivedere la cronologia delle proprie chat nè effettuare salvataggi, condividere le conversazioni e sfruttare funzionalità aggiuntive come conversazioni vocali e istruzioni personalizzate.
A questa novità si accompagna un aggiornamento che, secondo l’azienda, introduce ” ulteriori salvaguardie sui contenuti per questa esperienza, come il blocco di prompt e generazioni in un’ampia gamma di categorie”.
Se quindi eravate fino ad oggi titubanti davanti all’idea di registrare un account su OpenAI, non vi resta che andare sul sito ufficiale e provare finalmente ChatGPT.