In particolare gli attacchi stanno proseguendo da diverse ore, costringendo Deepseek a limitare le nuove registrazioni, come si legge da un avviso pubblicato sul sito:
A causa di attacchi dannosi su larga scala ai servizi di DeepSeek, la registrazione potrebbe essere congestionata. Si prega di attendere e riprovare. Gli utenti già registrati possono accedere normalmente. Grazie per la comprensione e il supporto.
Inoltre, la società segnala che il chatbot potrebbe presentare rallentamenti, disservizi o comunque prestazioni non ottimali.
Nel frattempo, dopo il boom di installazioni negli ultimi giorni che ha portato l’app ai vertici delle classifiche di download su App Store e Play Store, Deepseek è stata rimossa da entrambi i market in Italia in seguito ad una azione del Garante per la Protezione dei Dati Personali.
Quest’ultimo ha anche annunciato di aver inviato una richiesta di informazioni alle società responsabili del servizio, Hangzhou DeepSeek Artificial Intelligence e Beijing DeepSeek Artificial Intelligence, con l’obiettivo di comprendere:
- Quali dati personali vengano raccolti
- Da quali fonti provengano
- Per quali finalità vengano trattati
- Su quale base giuridica avvenga il trattamento
- Dove vengano conservati i dati, in particolare se su server localizzati in Cina
Tutto questo a valle di un report pubblicato nella giornata di ieri secondo il quale Deepseek avrebbe lasciato liberamente accessibile sul web uno dei suoi database contenenti milioni di informazioni sensibili e dati degli utenti, tra cui log di sistema, prompt inviati e i token di autenticazione delle API.