Il mondo dei sensori di impronte digitali sotto il display si divide principalmente in due categorie: ottici e ultrasonici. La tecnologia ottica utilizza una luce intensa e, sostanzialmente, una fotocamera per riconoscere l’impronta digitale. Questa è l’opzione più diffusa, presente su smartphone di fascia alta e economica, con una qualità variabile. L’alternativa è l’utilizzo di onde sonore per riconoscere l’impronta digitale, una tecnologia finora poco sfruttata.
Samsung ha adottato sensori di impronte digitali ultrasonici, in particolare quelli di Qualcomm, fin dal lancio del Galaxy S10. Per un lungo periodo, l’azienda ha impiegato lo stesso sensore, ma una recente analisi di WekiHome, evidenziata da Ice Universe, rivela finalmente un aggiornamento per il Galaxy S24 Ultra.
Il sensore di impronte digitali utilizzato nel Galaxy S24 Ultra è il Qualcomm QFS4008, una versione del 3D Sonic Gen 2 lanciato da Qualcomm nel 2021. Nel Galaxy S23 Ultra, invece, era presente il QBT2608, apparentemente un altro modello sotto la stessa denominazione.
