In particolare, Nokia aveva avviato nel 2022 una causa contro OPPO davanti ad un tribunale tedesco, sostenendo che il produttore cinese avrebbe utilizzato alcune tecnologie cellulari, tra cui 4G e 5G, senza pagare le relative licenze, chiedendo al contempo un risarcimento di 2.50€ per ogni dispositivo venduto in Germania.
La causa è stata poi portata davanti a tribunali di altri paesi europei, tra cui Francia, Italia e Regno Unito, con diversi esiti: in UK il processo è ancora in corso, in Germania OPPO è stata condannata a pagare un risarcimento di 1,3 milioni di euro e lo stesso è accaduto in Francia; condanna per OPPO anche in Italia, dove l’azienda è stata condannata a versare a Nokia un risarcimento di 2,5 milioni di euro.
In questi giorni, però, i rapporti tra le due parti sembrano essersi distesi: OPPO pagherà un risarcimento a Nokia (il cui ammontare è sconosciuto), versando le dovute royalties. Feng Ying, Chief Intellectual Property Officer di Oppo, ha dichiarato che l’accordo “riflette il riconoscimento e il rispetto per la proprietà intellettuale di entrambi”, basandosi su “canoni di royalty ragionevoli e su un approccio a lungo termine alla proprietà intellettuale”. Anche Jenni Lukander, Presidente di Nokia Technologies, ha accolto con favore l’esito della disputa, sottolineando come questo possa assicurare “il reciproco rispetto per la proprietà intellettuale di entrambi”.