L’hardware montato all’interno di buona parte degli smartwatch equipaggiati con il sistema operativo del robottino verde non è sicuramente tra i più avanzati. Lo Snapdragon 2100, annunciato nel 2016, ad esempio, non è altro che una versione ridotta dello Snapdragon 400, prodotto ormai più di 5 anni fa.
Qualcomm ha deciso di cambiare rotta annunciando l’arrivo di nuovi chipset appositamente progettati per Google Wear OS, più piccoli grazie ai moderni processi produttivi.
Questi nuovi SoC permetteranno, inoltre, di estendere la durata delle batterie, ad oggi un vero e proprio tallone di Achille per qualsiasi smartwatch.
I dettagli, purtroppo, sono ancora molto scarsi. Probabilmente, però, ulteriori informazioni arriveranno nei prossimi mesi mentre i primi smartwatch con i nuovi chipset potrebbero venire presentati già a partire dal prossimo autunno.