Gli italiani sanno resistere meglio di altri al richiamo dello smartphone
Uniplaces, nome di riferimento per quanto concerne il settore degli affitti per studenti universitari, ha effettuato una ricerca contattando più di 1500 ragazzi europei, al fine di conoscerne le abitudini dal punto di vista tecnologico.
Focalizziamoci in particolar modo sul campione statistico italiano:
- il 53% degli intervistati ha dichiarato che, per un’intera giornata, riuscirebbe a fare a meno del proprio dispositivo;
- un buon 24% è invece convinto di essere in grado di rinunciarvi anche per più tempo;
- il restante 23% lo considera un elemento imprescindibile.
Si tratta di un riscontro incoraggiante che, dati alla mano, classifica i giovani italiani come i meno dipendenti d’Europa in quanto, con molta più semplicità, riescono a mettere da parte i loro device a marchio Apple, Samsung, Huawei, LG e via discorrendo.
Perché lo smartphone è un punto di riferimento?
Sarebbe interessante comprendere i principali usi compiuti proprio grazie a questo fedele “compagno smart”. Tenendo ulteriormente conto dello studio di Uniplaces, scopriamo che:
- Il 70% dei giovani sfrutta il telefono per restare in contatto con gli amici, soprattutto per mezzo dei social network;
- ancora, il 38% di essi lo ritiene indispensabile per effettuare chiamate;
- un modesto 9% attribuisce un ruolo decisivo ai giochi;
- il 7% utilizza lo smartphone anche per lo shopping online.
Terminiamo con un’altra piccola curiosità: molti utenti fruiscono dello smartphone quando sono in bagno (55%) oppure si è soliti consultarlo mentre si cammina (53%).