UNBOXING e scheda tecnica
La confezione di Honor 20 contiene l’alimentatore da 5V/4.5A, il cavo USB Type-C, i manuali rapidi ed una pratica cover in silicone, utile a risolvere la sporgenza del sistema fotografico.
Sistema Operativo | Android OS 9.0 Pie – MagicUI 2.1 |
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Processore | HiSilicon Kirin 980 (7 nm) |
GPU | Mali-G76 MP10 |
RAM | 6 GB |
Memoria | 128/ GB |
Display | 6.26″ IPS – 412ppi |
Risoluzione | 1080 x 2340 FullHD+ – 19,5:9 |
Fotocamera posteriore |
Quattro ottiche: – 48 MP, f/1.8, 28mm (wide), 1/2″, 0.8µm, PDAF – 16 MP, f/2.2, 13mm (ultrawide), – 2 MP, f/2.4, 27mm (wide), macro camera – 2 MP, f/2.4, sensore profondità |
Fotocamera anteriore |
32 MP, f/2.0 |
Batteria | 3750 mAh |
Dimensioni | 154.3 x 74 x 7.9 mm |
Peso | 174 g |
USB | Type-C |
NFC | Si |
SIM | Dual NanoSim |
Ricarica Wireless | No |
Il DISPOSITIVO : DESIGN E COSTRUZIONE
Honor ha aperto il 2019 presentando un View 20 davvero convincente, bel design, ottimi materiali e un inedito foro nel display, utile ad ospitare la fotocamera frontale. Questa caratteristica è stata poi riproposta da altri brand e anche questo Honor 20 non cambia strada. L’inclusione dell’ottica all’interno del pannello frontale permette a quest’ultimo di occupare oltre il 93% della superficie, conferendo allo smartphone un design borderless, o quasi. Lo spessore delle cornici è piuttosto trascurabile, tranne che per il mento inferiore, un po’ più ingombrante, ma nulla di drammatico.
Molto bello il retro, caratterizzato dalle 4 fotocamere con flash-LED e sistema AI VISION e da una particolare lavorazione della scocca. La trama “olografica” è stata ottenuta tramite la sovrapposizione di diversi strati, che creano un discreto effetto di profondità. Purtroppo a me a toccata la versione nera, su cui questi effetti di luce non possono essere apprezzati appieno, molto più evidenti nella variante blu.
Un’altra particolarità riguarda il sensore di impronte digitali, posizionato lateralmente e sovrapposto al tasto di blocco/accensione. Devo confessare che si tratta del primo smartphone che provo con questa soluzione e posso ritenermi soddisfatto. La facilità con la quale si raggiunge il sensore e la quasi impossibilità di mancarlo mi hanno stupito. Inoltre l’impronta viene riconosciuta al primo colpo 10 volte su 10, senza rinunciare ad un’ottima velocità di sblocco.
Honor 20 non rinuncia al sensore a infrarossi, presente sul lato superiore ma, ahimè, manca il jack da 3,5mm.
DISPLAY E MULTIMEDIALITà
Honor 20 monta un display IPS da 6.26″, in risoluzione FullHD+. Quest’ultimo occupa la quasi totalità del pannello anteriore, intervallato da un piccolo foro in alto a sinistra, ad ospitare la fotocamera frontale.
Non avere un OLED è certamente una mancanza, ma nonostante ciò non posso ritenermi deluso da questo display. La luminosità automatica è ben tarata, anche sotto la luce diretta del sole si ha una buona visibilità, ma la riproduzione cromatica non è delle migliori. Un IPS non può di certo garantire una saturazione e vividezza pari a quelle di un OLED, ma nell’ultimo periodo ho potuto apprezzare delle ottime unità che posizionano Honor 20 su un gradino leggermente più basso.
In generale niente di grave, la godibilità dei contenuti multimediali rimane discreta ma non è di certo il cavallo di battaglia del mid-range cinese. Ad infierire c’è anche l’audio, riprodotto dal singolo speaker posizionato in basso, che garantisce un volume massimo piuttosto alto ma dalla qualità appena mediocre, specialmente sulle tonalità medio-basse.
FOTO E VIDEO
Il comparto fotografico posteriore è caratterizzato da 4 ottiche:
- 48 MP f/1.8
- 16 MP f/2.2 grandangolare
- 2 MP con sensore macro
- 2 MP con sensore di profondità
Il sistema non mi ha convinto appieno, in situazioni “normali” nessun problema, colori ben bilanciati, soggetti nitidi e un’ottima modalità notte, ma sono i due sensori più piccoli a non convincere.
Infatti scattando con il sensore principale da 48 MP si realizzano scatti sempre di alto livello, nulla da dire neanche sulla grandangolare. I sensori “ausiliari” invece mi sono sembrati del tutto inutili, scattando con la lente macro non si ottiene nulla di entusiasmante, nulla che non possa essere realizzato con la sola ottica principale, stessi dubbi anche con il sensore di profondità. Quest’ultimo dovrebbe permettere un effetto bokeh da manuale, ma il risultato finale appare del tutto mediocre.
Insomma la scelta di inserire 4 ottiche mi è sembrata solo un’operazione di marketing, nessun vero vantaggio se non fosse per la grandangolare, unica funzione realmente utile.
Non posso bocciare del tutto il comparto fotografico di Honor 20, tirando le somme si tratta comunque di una buona unità, ma stento a capire la gestione dei 4 sensori. In un momento storico dove la maggior parte degli smartphone permette buoni scatti, mi aspettavo di più da un device che propone con fierezza un comparto fotografico ampiamente sopra la sufficienza, ma tutt’altro che versatile.
Ottima la qualità della fotocamera frontale, un sensore da ben 32 MP con apertura f/2.0. I selfie mi hanno convinto e trovo molto carina la funzione “Lenti AR”, che riprende ricorda le “Animoji” degli ultimi IPhone.
Ecco alcuni scatti:
SOFTWARE E PRESTAZIONI
Honor 20 monta un SoC Kirin 980 con 6GB di RAM e 128GB di spazio interno, non espandibile. Il software è Android in versione 9.0 Pie con interfaccia MagicUI, una variante Honor della EMUI di Huawei, che non porta (per ora) alcun cambiamento evidente.
Come già detto numerose volte questa interfaccia non convince graficamente, proponendo un design piuttosto vecchio, che da anni non viene aggiornato. Al di là del comparto grafico si tratta di un sistema fluido e ben sviluppato, menù intuitivi, tante funzionalità e un ottimo software fotografico.
Rimane la possibilità di cambiare il tema/icon pack, sdoppiare le app e lo “split-screen”, per il resto nessuna aggiunta o novità in particolare, insomma la solita EMUI.
AUTONOMIA
La batteria da 3750 mAh è una garanzia, con Honor 20 sono arrivato alle ore 22:00 con un abbondante 25%, nonostante più di 6h di display attivo. Con un utilizzo classico non è difficile arrivare ad un giorno e mezzo di utilizzo, senza necessità di ricaricare la batteria.
L’autonomia è quindi il vero cavallo di battaglia di Honor 20.
CONCLUSIONI
Il nuovo mid-range sarà disponibile all’acquisto dal 20 Giugno a €499, un prezzo non proprio bassissimo, ma ben più adeguato rispetto ai €699 richiesti al lancio per il View 20.
Mi hanno convinto l’autonomia, il design elegante e l’impeccabile qualità costruttiva, ma non posso che ritenermi deluso da un sistema fotografico poco più che sufficiente ed un software che stenta a rinnovarsi, proponendo una grafica decisamente da svecchiare. Peccato per la mancanza del jack delle cuffie e per il display, ormai su questa fascia di prezzo mi aspetto un OLED.