Unboxing
La confezione di G Flex 2 è realizzata in cartone rosso e non presenta particolari degni di nota. Al suo interno troviamo un alimentatore da 1.8A, il cavo USB/Micro USB e gli auricolari QuadBeat 2.
Il Dispositivo
Dopo le critiche avanzate lo scorso anno viste le generose dimensioni di G Flex accompagnate da caratteristiche non al top, LG ha voluto rifarsi ascoltando le richieste degli utenti. G Flex 2 “perde” mezzo pollice divenendo dunque il primo smartphone da 5.5” flessibile, con display curvo P-OLED (realizzato in plastica) e protetto da un vetro Corning Gorilla Glass 3. Presente inoltre la fotocamera da 2.1 MP, lo speaker per le chiamate, il LED di notifica e i sensori di prossimità e luminosità. Il design frontale è complessivamente molto bello e presenta un profilo cromato che segue tutta la superficie donando “quel tocco in più” che, sono sincero, avrei voluto vedere su G4.
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I lati sono puliti come da caratteristica di LG in quanto la Micro SIM si inserisce sotto la scocca posteriore che è rimovibile e consente inoltre l’utilizzo di una Micro SD per espandere i 16GB di memoria.
Lo stesso trattamento non è invece stato riservato per la batteria che è riposta sotto ad un ulteriore strato di plastica non accessibile se non smontando il dispositivo. La cover è ancora una volta ricoperta da una pellicola trasparente in grado di rigenerarsi se graffiata e posta vicino ad una fonte di calore). Sul retro è situata inoltre la fotocamera da 13MP con stabilizzatore ottico dell’immagine, auto focus a laser e doppio flash LED. Poco più sotto è posizionato il bilanciere del volume con, al centro, il pulsante accensione dalla forma squadrata.
Nella parte inferiore troviamo la porta Micro USB accompagnata dall’uscita audio jack da 3.5 mm e un primo microfono.
Il secondo è posto superiormente insieme alla porta infrarossi che cambia posizione rispetto al precedente modello dove era situata di fianco alla fotocamera.
Sistema operativo | Android 5.0.1 Lollipop |
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Processore | Qualcomm Snapdragon 810 – Quad-core 1.5 GHz Cortex-A53 + Quad-core 2 GHz Cortex-A57 |
RAM | 2/3GB |
Memoria | 16/32/ GB espandibile con Micro SD fino a 128GB |
Display | 5.5″ P-OLED |
Risoluzione | Full HD 1920×1080 (403 ppi) |
Fotocamera posteriore | 13 MP – Flash LED |
Fotocamera anteriore | 2.1 MP |
Batteria | 3000 mAh |
Dimensioni | 149.1 x 75.3 x 7.1-9.4 mm |
Peso | 152 g |
Connettività | LTE – NFC – Bluetooth 4.1 – WiFi b/g/n/ac – Sensori Giroscopio, Accelerometro, GPS, Barometro, Luminosità, Prossimità, Porta infrarossi, Quick charge |
Tipologia SIM | Micro SIM |
Display
Il display di G Flex 2 fa un grande passo avanti rispetto al precedente modello ma non è ancora all’altezza dei top di gamma che si ritrova ad affrontare. Con l’aumento di risoluzione da HD a Full HD e di densità che passa da soli 245 a 403 ppi la qualità dell’immagine è nettamente superiore a quella vista su G Flex che presentava un fastidioso burn in temporaneo per il quale LG ci diede delucidazioni.
Per emettere luce, un display OLED richiede che ci sia un flusso continuo di corrente attraverso i transistor che compongono il pixel. Questo processo genera calore, che di solito viene condotto e dissipato dal vetro che compone i pannelli OLED. Su GFlex, però, utilizziamo un pannello OLED in plastica per le caratteristiche di flessibilità e maggiore resistenza che offre. Il pannello in plastica ha circa un quarto della conduzione di calore se comparato ai display con superficie in vetro, il che potrebbe provocare – in caso di aree particolarmente luminose – una temporanea alterazione delle caratteristiche del transistor a causa dell’emissione più lenta del calore.Tale caratteristica potrebbe quindi portare alla visualizzazione di immagini residue, che tipicamente si manifestano quando si cambia l’immagine visualizzata sul display. In ogni caso, si tratta di un fenomeno temporaneo e tende a scomparire velocemente con l’uso normale.
Fotocamera
La fotocamera posteriore di G Flex 2 monta un sensore da 13 Megapixel con stabilizzatore ottico dell’immagine, auto focus a laser e doppio flash LED. Queste caratteristiche hardware consentono una messa a fuoco rapida accompagnata da un’ottima stabilizzazione anche una volta effettuato lo zoom; tuttavia la resa non è altrettanto ottimale in quanto le foto risultano sgranate più di quanto ci si aspetti se andiamo ad ingrandirle. Gli scatti sono comunque molto buoni se visualizzati alle dimensioni standard e la fotocamera si comporta bene in tutte le situazioni di luce.
Essendo il software lo stesso di G3, sappiamo già di non poterci aspettare più di tante funzionalità all’interno dell’applicazione Fotocamerache, oltre alle impostazioni della risoluzione e dell’HDR, consente solamente di selezionare tra la modalità Automatica, Panorama o Doppia (attivando la fotocamera posteriore e quella anteriore simultaneamente).
Le foto possono essere scattate fino a 10MP in 16:9 e a 13MP in 4:3. I video vengono registrati fino alla risoluzione UHD.
Software
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LG G Flex 2 nasce con a bordo Android 5.0.1 personalizzato da LG con l’interfaccia utente già vista praticamente su G2 e G3 una volta aggiornati. Entrambi questi dispositivi, una volta ricevuto l’update, hanno riscontrato qualche problema di troppo in termini di fluidità del sistema e, a coronare il quadro, G Flex 2 non è stato esonerato da tutto ciò. Probabilmente la colpa è dell’interfaccia ma è bene specificare che questo dispositivo ha a bordo il famigerato Snapdragon 810 che ha fatto tanto parlare di se a causa di rallentamenti, surriscaldamenti e problemi vari che comporta agli smartphone.
Tuttavia, nel complesso, G Flex 2 non si comporta sempre male, spesso abbiamo tra le mani un dispositivo fluido e veloce, ma ad un tratto tutto rallenta ed inizia a scattare come se la CPU non riuscisse più a gestire il carico del sistema.
Accantonando comunque i problemi riscontrati e sperando che LG possa fare qualcosa per ottimizzare il software al malefico Snapdragon 810, l’interfaccia utente è molto personalizzabile in quanto ci consente di modificare colori, cartelle e icone oltre ad inserire una vasta moltitudine di widget.
Presente la funzionalità Glance View che permette tramite uno swipe dall’altro al basso sul display spento di accendere la parte superiore del display per visualizzare ora, data ed eventuali notifiche. Abbiamo anche il multi windows per utilizzare due applicazioni contemporaneamente e le classiche Q-Slide Apps: applicazioni avviabili direttamente dalla barra delle notifiche.
La gestione delle notifiche è in stile Lollipop per quanto riguarda l’utilizzo delle modalità per “priorità” e “non disturbare” selezionabili direttamente dalla barra delle notifiche con i toggle apposistiv.
Batteria
La batteria integrata non rimovibile ha una capienza di 3000 mAh che, detta fuori dai denti, ha deluso le nostre aspettative. Con un utilizzo normale siamo riusciti ad arrivare appena ad ora di cena quando di solito copriamo anche tutta la serata. Forse è questione di ottimizzazione software ma il processore Snapdragon 810 non è stato elogiato più di tanto circa i consumi.
E’ disponibile una modalità di risparmio energetico che è attivabile a seconda della percentuale di batteria ma non è possibile gestirla manualmente ne attivare qualcosa di più “estremo” come troviamo sui top di gamma dei competitor.
Conclusioni
Dopo una prima versione un po deludente, LG ha migliorato molto il suo smartphone flessibile riuscendo a realizzare un restyling che piace molto di più. Tuttavia, almeno per quanto ci riguarda, ancora non ci siamo. Il nuovo display è veramente ottimo ma la visibilità lascia a desiderare; l’autonomia è insufficiente per un utilizzo quotidiano e non è prevista nessuna ricarica rapida. Speriamo che tutto questo venga sistemato con il prossimo G Flex 3, LG di solito non delude le aspettative.