Unboxing:
Purtroppo non ci è possibile mostrarvi la confezione di questo Huawei P Smart +, perché il modello fornito alla stampa ne è sprovvisto. La confezione definita dovrebbe comunque essere completa di il caricabatterie con Quick Charge, cuffie e il cavo purtroppo ancora in standard micro USB.
Il Prodotto:
Esteticamente il device è molto simile al suo “fratello minore” P20 lite, eccetto per le dimensioni molto più generose, la qualità costruttiva è sicuramente eccellente rispetto alla fascia di prezzo in cui è posizionato. Per i materiali troviamo come su P20 e P20 lite il retro in vetro e il frame laterale in alluminio. Il vetro posteriore è abbastanza oleofobico, su di esso sono presenti le classiche scritte (molto piccole) con informazioni su produzione e fotocamere, che regalano un bel effetto e danno un senso di prodotto di qualità. L’ergonomia è buona, nonostante le dimensioni (157,6 x 75,2 x 7,6mm) si tiene bene in mano, anche grazie al suo peso contenuto (169g). I materiali lo rendono un po scivoloso, non tanto quando si tiene in mano, ma soprattutto su superfici lisce o se si hanno le mani bagnate ha un marcato effetto “saponetta”.
Per quanto riguarda i pulsanti troviamo i classici tasti volume e di spegnimento sul lato destro mentre il sensore di impronte digitale è posizionato sul retro. A completare la dotazione troviamo l’altoparlante mono posizionato in basso insieme al jack da 3.5mm e il led di notifica situato nella griglia altoparlante superiore, che dobbiamo dire fa sempre il suo effetto anche se risulta molto fioco e di giorno spesso non si vede. In conclusione possiamo dire che il design risulta moderno, ma non spicca di certo per originalità, le fotocamere posteriori sporgono due millimetri (abbastanza tollerabile) ma attenzione a non trascinarlo quando è su un piano ruvido, se sprovvisto di cover, in quanto il frame che le avvolge perde subito la sua vernice nera.
Display:
Nella parte frontale troviamo il pannello da 6,3 pollici IPS con risoluzione FHD+ (2340 x 1080 pixel), Huawei conferma il buon lavoro di quest’anno sui display con uno schermo sicuramente sopra la media per questo prezzo. Altra nota positiva l’oleofobicità e il sensore di luminosità che lavora davvero molto bene, sempre conservativo al punto giusto e permette una sempre una buona visibilità sotto al sole. Presente anche la famosa “tacca” (nome con cui Huawei chiama il notch), che può essere comunque nascosta tramite software. La “tacca” è piuttosto ingombrante in modo da contenere la doppia fotocamera frontale, per questo va spesso a nascondere delle icone nella barra delle notifiche nel caso siano abbondanti.
Scheda Tecnica:
- OS: Android 8.1, con EMUI 8.2
- Display: 6,3″ FHD+ IPS, formato 19.5:9
- SoC: Huawei Kirin 710 octa-core, 12-nm – 4 x Cortex-A73 @2.2GHz – 4x Cortex-A53 @1.7GHz
- GPU: la Mali G-51
- Memorie: 4 GB RAM, 64 GB storage espandibile via microSD
- Fotocamere: 16 + 2 MP f/2.2, 24 + 2 MP f/2.0
- Batteria: 3.340 mAh con Quick Charge
- Extra: A.I., Dual Bluetooth 4.2, 4G LTE Cat. 13, Sensore d’impronte e Riconoscimento facciale
- Dimensioni/Peso: 157,6 x 75,2 x 7,6mm, 169g
Fotocamera:
Qualità delle foto è discreta, se di giorno le foto sono di buona qualità, di notte l’ottica va in crisi e le immagini risultano più pastose e non si discostano dai precedenti Huawei/Honor di fascia media. L’aggiunta dell’Intelligenza artificiale è sicuramente gradita, ma spesso il suo intervento risulta troppo aggressivo, attivando l’HDR e rendendo i colori troppo saturi e innaturali, ma per fortuna, si può disattivare anche a foto già scattata. Dopo i nostri test ci sentiamo di consigliare l’utilizzo in caso di uno scatto in cui ci sia un dettaglio da voler evidenziare o nelle foto notturne, negli altri casi spesso le foto risulteranno innaturali e peggiori di quelle standard. L’intelligenza artificiale inoltre offre supporto a una miriade di opzioni già viste nei modelli Huawei/Honor di categoria superiore. Alcune di esse sono le scene e le emoji 3D, la IA che riconosce fino a 22 tipi scene quando si scatta una foto, con il software regola i valori più adatti per ogni scatto.
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L’intelligenza artificiale aiuta le due fotocamere anche per l’utilizzo della modalità ritratto e quindi dell’effetto bokeh, disponibile anche sulla fotocamera frontale, i contorni sono ben realizzati eccetto a volte per le scene di illuminazione 3D soprattutto con la fotocamera anteriore, quella meno performante. I selfie sono buoni mentre i video perdono qualità rispetto alle foto sopratutto per la stabilizzazione insufficiente. Le modalità per i video sono fino a un massimo di 1080p, con 60fps e H.265 opzionali, c’è anche il supporto alla slow-motion per i video a 720p a 480 fps ma con fuoco fisso e senza audio. In conclusione possiamo dire che la qualità si allinea al prezzo del dispositivo senza nessuno stravolgimento rispetto ai suoi predecessori.
Di seguito alcuni sample fotografici divisi per categoria:
Inteligenza Artificiale attiva prima e disattiva dopo:
Foto notturne:
Altr scatti generici utilizzando diverse impostazioni tra cui IA, Zoom e flash:
Trovate tutte le foto a risoluzione originale sulla nostra galleria di Google+.
Parte telefonica e Audio:
Qui troviamo una delle lacune più grandi di questo device, il WiFi purtroppo è solo mono band, un vero peccato, un errore che Huawei, azienda nata e ancora molto attiva nel settore delle reti, continua inspiegabilmente a ripetere su i suoi dispositivi più economici. La ricezione è invece molto buona come anche la gestione del dual sim, con due sim in contemporanea in 4g, possibilità di inoltro chiamate su un unica sim e navigazione in 4g anche durante le chiamate, con connessione ad internet tramite l’altra sim “libera”. L’audio dell’altoparlante è appena sufficiente il suono non è molto forte, mentre per il resto la presenza del jack per le cuffie e la radio FM, sempre più difficili da trovare sono due feature sicuramente molto gradite, assente invece l’NFC.
Software:
Non ci aspettavamo di certo che la EMUI si aggiornasse a una nuova interfaccia proprio su un medio gamma, ma la necessità di una “svecchiata” si sente e come. Quindi per ora troviamo la solita EMUI, con la speranza che venga modernizzata con il passaggio ad Android Pie, le funzionalità ci sono e sono tante, ma mancano ad esempio le gesture stile Oneplus che aiuterebbero con un display cosi ampio. Le app girano bene per merito del chipset Kirin 710, paragonabile allo Snapdragon 660 per prestazioni, ma con consumi sulla carta ridotti. La GPU è la Mali G-51 che garantisce buone performance, i giochi sono godibilissimi, anche se non è chiaro se il telefono supporti già o meno la chiacchierata modalità GPU Turbo, nelle impostazioni non ci sono riferimenti ma non è difficile trovarla nelle pagine marketing di questo dispositivo, comunque in ogni caso entro settembre dovrebbe esserci il supporto ufficiale.
Altra feature che deriva dalla IA è lo sblocco con il sorriso che funziona bene con la luce, meno bene al buio e o se si indossano occhiali da sole. Per il resto troviamo il pacchetto software a cui Huawei ci ha abituato: tastiera Swiftkey, possibilità di duplicare le app in caso si abbiano due account, filtro molestie, risoluzione intelligente che scala la risoluzione in Full HD per risparmiare batteria quando possibile, etc.
E’ presente anche una funzionalità peculiare per questo dispositivo, cioè la possibilità tramite pressione prolungata con due dita su immagini o su testo di una ricerca su Amazon tramite l’Amazon Assistant (a patto che sia stato precedentemente installato). In conclusione, possiamo tranquillamente dire che non si tratta di nulla di sconvolgente e non è difficile ritrovarsi dei risultati non pertinenti.
Non mancano però i problemi durante tutto il periodo di test non siamo riusciti a far funzionare L’Assistente Google (si blocca sulla scritta un momento..) e alcune applicazioni di Benchmark una volta scaricate, non si installano, restituendo il messaggio di errore 501. Questi errori probabilmente possono essere risolti con un reset o da un futuro aggiornamento ma sono indice di qualcosa di che non va per un utente che vorrebbe uno smartphone che funzioni dal primo avvio.
Autonomia:
L’accoppiata batteria da 3.340 mha e il Kirin 710 è sicuramente vincente e vi permetterà di superare sempre le 6 ore di schermo acceso nel arco di una giornata. Durante i nostri test abbiamo usato molto questo smartphone e dopo due giorni di rodaggio la sua durata ci ha davvero stupito. Il Kirin 710 è il principale responsabile di questi ottimi consumi grazie a una buonissima gestione delle frequenze, un processo produttivo nuovo e temperature che non superano mai i 41 gradi (neanche durante Benchmark o sessioni di gioco). Gli utenti meno esigenti sicuramente riusciranno a coprire tranquillamente anche un giorno e mezzo o due di utilizzo. Peccato davvero per la presenza ancora della porta micro USB e nonostante ci sia il supporto alla ricarica Quick Charge, si poteva sicuramente fare meglio in questo ambito.
Conclusioni:
Huawei riesce solo a metà nel suo tentativo di svecchiare la fascia media: da una parte troviamo il Kirin 710, il processore che troveremo su tutti i medi gamma Huawei/Honor dei prossimi 2 anni (almeno come base), che sicuramente è la strada giusta da percorrere grazie a buone prestazioni accompagnate da consumi davvero ridotti e il supporto all’intelligenza artificiale. Dall’altra parte però troviamo cose che ci fanno ci fanno tornare indietro di 2 o 3 anni come l’assenza del WiFi dual band, del NFC, della USB tipo C oltre che la EMUI che non ha ricevuto ancora aggiornamenti sostanziali. Ci troviamo di fronte senza dubbi a un buon prodotto, sicuramente per il momento il miglior Huawei/Honor Medio di gamma (proprio grazie al nuovo chipset) e venduto finalmente a un prezzo giusto già al lancio.
Ricordiamo che il Huawei P Smart+ è disponibile su Amazon dal 8 agosto ad un prezzo di 299€.