La gamma di dispositvi offerta da Xiaomi copre ogni settore, si parte dagli economici Redmi (di cui l’ultimo 2S) si passa per i vari Mi-3 e Mi-4 e, per chi non si accontenta, si arriva fino ai giganti in tutti i sensi, i Note. Il nome ci ricorda qualcosa e una marca ben più conosciuta, ma basta accenderlo questo phablet Xiaomi per rendersi conto che stiamo parlando di tutt’altra cosa, se in meglio o in peggio scopriamolo insieme.
Unboxing
Confezione che riprende il classico stile Xiaomi anche per Mi Note, design in finto legno e nessuna scritta incisa sui lati visibiili, ad esclusione del consueto logo “Mi”. Come per gli altri prodotti, anche qui il cartone è utilizzato è di tipo kraft (in tedesco ‘forza’) molto resistente agli urti ed anche alle elevate pressioni (oltre 50kg). Purtroppo non ho avuto ne modo ne l’autorizzazione per testarne personalmente la robustezza, crediamogli sulla fiducia.
Aperta la scatola troviamo subito in bella vista l’enorme dispositivo alloggiato nel suo slot, mentre ancora più all’interno risiede l’alimentatore da parete da 2A munito di adattatore per renderlo compatibile con le prese Italiane, ed ovviamente il cavo micro usb per la ricarica e il trasferimento dati. Non sono presenti auricolari, la casa punta a vendere separatamente i propri Pistons.
Completano la dotazione la spilletta per estrarre il carrello delle due Sim (ne parlerò più avanti), un manuale contenente le informazioni principali sul dispositivo, e i certificati di garanzia, tutta documentazione che vi invito a leggere se conoscete la lingua cinese, io mi sono limitato a guardare le immagini per provare a farmi un’idea del loro scopo.
Il dispositivo: XIAOMI Mi NOTE
La versione del Mi Note che abbiamo in prova e quella con 16GB di memoria interna e supporto alla connettività 4G/LTE nel nostro continente. Oltre a questo, non vi sono altre differenze rispetto alla gamma standard di Mi Note quindi passiamo subito a descriverlo in dettaglio.
Il frontale è caratterizzato dall’enorme display da 5,7 pollici che, per chi come me è abituato ad utilizzare quotidianamente un cellulare da soli 5″, crea davvero un forte impatto a prima vista. Grazie a questo schermo il terminale è davvero molto grande ed entra di diritto nella categoria dei phablet, non pensate quindi neanche minimamente di riuscirlo ad utilizzare con una sola mano, è praticamente impossibile. Vi è comunque da sottolineare l’impegno di Xiaomi in favore dell’ergonomia e dell’usabilità con l’adozione delle One-handed Operations (qui un approfondimento) che in certe occasioni risultano davvero utili. Lo shock iniziale dura poco però, una volta acceso rimarrete infatti stupiti dalla qualità dei 1920*1080 pixel che riempiono il pannello Full HD di questo Note.
La superfice anteriore rimanente è caratterizzata dai tre tasti capacitivi che offrono le solite operazioni previste dai sistemi Android, la capsula auricolare, sensori di luminosità e prossimità ed ovviamente la fotocamera anteriore da 4 Ultrapixel di cui parleremo in dettaglio più avanti. Non manca il Led RGB per le notifiche situato in posizione centrale immediatamente sopra l’auricolare, davvero molto comodo e ben visibile sotto ogni condizione di luce, è presente anche un menu nelle impostazioni per configurarne i colori e le applicazioni a cui far riferimento.
Il lato sinistro di Mi Note non presenta tasti, ma è occupato esclusivamente dallo slot in cui è alloggiato il carrellino delle due Sim che, ricordiamo, una è Nano Sim, l’altra una Micro Sim. Trovandosi nel discorso connettività, subito un chiarimento sulla questione del Dual LTE, questo Note è si Dual ma non in contemporanea, ovvero potrete selezionare su quale delle due Sim card abilitare la linea veloce fino a 150 Mbps ma non potrete usufruirne su entrambe, la seconda rimarrà quindi bloccata in GSM. Non è ben chiaro se questa scelta è stata presa in favore del risparmio energetico, ne se verrà modificata in futuro a qualche aggiornamento software consentendo l’utilizzo della doppia linea LTE. In ogni caso, possedendo un piano dati che prevede l’utiizzo di tale banda larga, ho avuto modo di testarla e posso confermare che funziona egregiamente anche nel nostro paese. Un appunto doveroso va però fatto sulla compatibilità, in quanto Mi Note non supporta la banda degli 800 MHz, utilizzata ad esempio da Wind, quindi se possedete una sim di quest’ultimo operatore potreste avere una copertura effettiva leggermente inferiore a quella prevista.
Sul lato destro troviamo il bilanciere del volume e il pulsante di accensione, la cui posizione mi è risultata subito molto comoda dal momento che si trova in esatta corrispondenza del dito indice della mano, dipende comunque dal modo in cui impugnate il terminale. Riguardo la modalità stanby e conseguente risveglio, possedendo un HTC One M8 sono ormai dipendente dalle gestures previste per l’accensione dello schermo, mi sarei aspettato quindi di trovare questa funzionalità cosi comoda anche su dispositivi di ben più grandi dimensioni. Peccato.
Inferiormente, è presente l’ingresso alla porta USB situata all’estrema sinistra, mentre, in posizione centrale abbiamo lo speaker per la riproduzione sonora e per il vivavoce. All’interno di quest’ultimo vi è anche il microfono per le chiamate.
Un secondo microfono è situato sul lato superiore insieme a, ovviamente, l’uscita audio per le cuffie con il jack standard da 3.5mm.
La scocca posteriore è interamente in plastica, e presenta una superfice completamente liscia che dona un bel senso di eleganza al dispositivo. Le uniche scritte sono il logo Mi di colore argento e le consuete specifiche previste dalle leggi internazionali.
Situata nell’estremita superiore sinistra, quasi a non voler rovinare l’estetica dell’enorme superfice, è presente la fotocamera da 13 Megapixel e il doppio flash Led. Un approfondimento a riguardo è previsto tra qualche riga.
Nel complesso, in termini di ergonomia non è il massimo per chi, come me, si trova spesso in situazioni in cui non è possibile dedicare entrambi le mani al terminale. Bisogna in ogni caso farci l’abitudine e imparare a muoverlo sulla mano per raggiungere in maniera agevole le estremita superiori del display, tutto questo evitando ovviamente pericolose cadute.
Di seguito le specifiche complete:
Sistema operativo | Android 4.4.4 KitKat |
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Processore | Snapdragon 801, frequenza a 2.5GH e Adreno 330 |
RAM | 3GB |
Memoria interna | 16/32GB |
Display | 5.7” Sharp/JD con Gorilla Glass 3 |
Risoluzione | FullHD 1920 x 1080 pixel, 386 ppi |
Fotocamera posteriore | 13 MP con sensore Sony IMX214 e stabilizzatore ottico |
Fotocamera anteriore | 4 Up (UltraPixel) |
Batteria | 3000 mAh lithium-ion, Quick Charge 2.0 |
Sim | Dual 4G SIM (micro/nano), Dual Standby |
Dimensioni | 155,1 x 77,6 x 6,95 mm |
Peso | 161 grammi |
Un confronto fotografico con l’HTC One M8 munito di display da 5″.
Display
Un doveroso paragrafo bisognava dedicarlo al pezzo forte di Xiaomi Mi Note. Il display è un 5.7″ LCD IPS prodotto da Sharp che prevede una risoluzione FullHD (1920*1080 px) con densità di 386 pixel per pollice, il tutto ricoperto e protetto da un vetro Gorilla Glass 3. Se proprio non vi basta allora potrete rivolgervi al fratello superiore Mi Note Pro che prevede addirittura un Quad HD da 2560*1440 px e 515 ppi.
La qualità c’è e, mai come in questo caso, si vede, la tecnologia IPS garantisce un’ottima visibilità dei contenuti in ogni ambiente e da ogni angolazione. La luminosità è molto elevata, ed anche la regolazione automatica della stessa mi è sembrata funzionare abbastanza bene.
L’infinità di temi molto colorati previsti dall’interfaccia MIUI contribuirà a far sembrare ancora più bello questo enorme pannello.
Fotocamera
Non sono un amante della fotografia da smartphone ma, quando posso, non mi tiro indietro dall’eseguire qualche scatto interessante e devo ammettere che sono davvero di qualità i risultati offerti dai 13 Megapixel posteriori, cosi come quelli dei 4 Ultrapixel frontali.
Per quanto riguarda la camera principale, ricordiamo che questa è munita di stabilizzatore ottico che le garantisce delle foto piuttosto buone anche nei dettagli, soffre forse qualcosa in condizioni di poca luca o comunque sotto un illuminazione artificiale. E’ presente anche la modalità di scatto HDR.
Sulla parte frontale vediamo l’occhio da 4 megapixel più ampi, ovvero quelli che altre case come HTC chiamano Ultrapixel. Grazie alla tecnologia Ultra, la dimensione dei pixel è circa il doppio rispetto a quella comune e questo garantisce di conseguenza una maggiore raccolta di luce, contribuendo ad ottenere dei selfie con un alto livello di dettaglio, anche in condizioni di scarsa luminosità.
SOFTWARE: MIUI 6
L’interfaccia MIUI preinstallata sul Note è chiaramente la sesta e ultima versione ma, sfortunatamente, al momento in cui scriviamo la recensione il sistema operativo sottostante è ancora Android KitKat 4.4.4. Lollipop è infatti nelle ultime fasi di ottimizzazione dal team di beta testing ma credo che il giorno in cui verrà rilasciato avremo già dovuto restituire il terminale. Comunque, al di là della versione di Android ciò che più salta all’occhio su un terminale Xiaomi è senza dubbio l’interfaccia utente.
Se non conoscete MIUI e per qualche motivo vi ritroverete con un Mi Phone per le mani, appena acceso il display crederete di star utilizzando un iPhone, comincerete a smanettarci e solo dopo aver notato qualche piccolo dettaglio caratteristico di Android realizzerete che vi siete (per fortuna) sbagliati. E’ vero che la MIUI si è sempre ispirata al software della casa di Cupertino, ma con la sesta versione si sono lasciati prendere davvero un pò troppo la mano, in ogni caso c’è da dire che il lavoro svolto è impeccabile e l’interfaccia, le icone e i widget sono realizzati ad opera d’arte.
Non solo, gli utenti più fantasiosi possono anche scegliere di personalizzare ulteriormente la propria UI accedendo al centro temi incluso in ogni Rom MIUI, all’interno troverete un mare di opzioni talmente ampio che non vi basteranno 15 giorni per provarle tutte. Ce n’è per tutti i gusti, segno che la community di sviluppatori e grafici che c’è dietro questa interfaccia è immensa e con tanta voglia di fare, davvero complimenti.
Ma come gira tutto questo? Diciamo bene, il sistema non è ne fluidissimo ne tantomeno ha i fastidiosi lag. Ho provveduto ad eseguire tutti gli aggiornamenti software rilasciati finora e mi ritrovo attualmente con installata l’ultima versione della rom ufficiale, la v6.3.12.0.KXECNBL L’ho provata a fondo e ho installato sul Note tutte le app che utilizzo sul mio terminale principale (One M8) in modo da avere un giusto metro di paragone, alla fine devo dire che la differenza è minima ma c’è, sebbene fossero muniti entrambi dello stesso processore Snapdragon 801. La MIUI a volte resta li a pensarci, ha degli piccolissimi attimi di indecisione e impiega qualche decimo di secondo di troppo per l’apertura delle app o per il passaggio da una all’altra. Certo, io sono andato a vedere i più piccoli dettagli, un occhio meno attento neanche se ne accorgerebbe della differenza davvero minima che passa tra i due terminali.
Molto comoda la modalità di utilizzo con una sola mano, sia se si tratta della destra che della sinistra dal momento in cui l’interfaccia puà essere rimpicciolita in entrambi gli angoli. Non è il massimo esteticamente ma rappesenta una manna dal cielo in situazioni difficili in cui si è impossibilitati dall’utilizzare entrambe le mani, ad esempio quando si è in piedi in tram o metropolitana.
Multimedialità al top, il lettore musicale funziona molto bene e provvede anche a scaricare automaticamente le copertine degli album. Il lettore video riproduce senza problemi ogni formato disponibile, anche quelli in 4K.
La schermata Home non ha il menu applicazioni! Avete un iPhone per le mani, che cosa vi aspettavate? A parte gli scherzi, vorrei sfatare le leggende e le voci circa la scomodità della soluzione e la Home piena di icone. A mio avviso questa è un plus, basta farci l’abitudine e tutto diventerà più immediato, le applicazioni sono tutte a portata di mano, si possono utilizzare cartelle per mantenere ordinate le schermate e, siccome siamo su piattaforma Android, abbiamo anche i Widgets per abbellire le varie pagine. Guardate gli screenshots qui sopra e poi provate anche voi stessi per rendervene conto.
Molto intelligente l’orologio e come esso si comporta nella barra di stato. Quando ci troviamo sulla pagina principale del launcher e su questa è presenta il widget orologio, l’ora non compare anche nella barra di stato, ma appena ci spostiamo in un’altra pagina dove non è presente il widget, ecco comparire l’orologio nella barra.
Maggiori approndimenti sulla MIUI 6 li potete trovare nella nostra review relativa al fratello minore Xiaomi Mi-4 sul quale ne abbiamo visto gli esordi.
Concludo parlando delle applicazioni Google, in fase di prima configurazione manca tutto ciò che riguardi BigG, è presente comunque il Mi Market (in cinese) dal quale basterà digitare “Google” nella barra di ricerca per trovare il Play Store necessario all’installazione di tutto ciò di cui abbiamo necessità,
Batteria
Finalmente una buona batteria, 3000mAh non sono tantissimi ma quantomento sufficienti per contentirci di coprire una giornata senza particolari accorgimenti, insomma ci permettono di godere a pieno del nostro smartphone. Le mie giornate sono piuttosto “stressanti” per le batterie e Mi Note è, finora, uno dei pochi terminali che non mi ha mai lasciato a piedi a metà giornata. Esco di casa alle 7 del mattino per ritornarci dopo circa 12 ore, ed in questo lasso di tempo sono per il 100% del tempo connesso tramite rete mobile data l’assenza della Wi-Fi sul posto di lavoro. Inoltre, come se non bastasse, trascorro anche 2 ore in treno tra continui sbalzi del segnale che, come ben sappiamo, non sono un toccasana per le nostre batterie. Bene, ogni giorno alle ore 19.00 mi sono ritrovato sul Note sempre con circa 3 ore di schermo attivo e il 40% di autonomia residua, la quale è sempre stata più che sufficiente per consentirmi di affrontare con tranquillità il viaggio di rientro da lavoro verso casa. Volendo utilizzare un metro comune scelto da molti, posso dire che 5 ore di schermo acceso si raggiungono con estrema tranquillità.
Il sistema di ricarica gode della tecnologia Quick Charge 2.0, una piacevole invenzione che ormai è adottata dalla maggior parte dei grandi produttori, l’ho provata ed è davvero veloce come annunciato, infatti mi ha permesso di ricaricare al volo e completamente la batteria del Mi Note in poco più di 1 ora. Ottimo.
XIAOMI Mi BAND E PISTONS 2
Come introdotto ad inizio articolo, Xiaomi non è solo produttrice di smarphone, bensi anche di tutto ciò che vi è intorno. Da appassionato di tecnologia e estimatore della casa non ho potuto fare a meno di acquistare anche altri prodotti a marchio Mi, mi riferisco al braccialetto Mi Band e agli auricolari Pistons 2, quindi quale occasione migliore di questa per provarli in accoppiata ad uno smartphone della stessa casa?
Il primo accessorio è già noto per essere compatibile con tutti i principali dispositivi Android (volendo anche iOS) per quanto riguarda la sincronizzazione e l’invio di notifiche, mentre se parliamo della funzione Smart Lock, questa funzionerà solo se possedete un terminale con a bordo Lollipop 5.x oppure, ovviamente, un terminale Xiaomi. Se il vostro sistema di sblocco del display prevede la digitazione di un PIN oppure la linea di punti da collegare, allora il vostro Mi Band vi darà la possibilità di scavalcare questo meccanismo di sicurezza semplicemente mantenendo la Mi Band posizionata sul braccio e, chiaramente, il bluetooth attivo sul terminale. Molto comodo ma se come me avete il sistema di sblocco semplice senza alcuna protezione, allora non verrete mai a conoscenza di tale funzionalità.
Riguardo gli auricolari Pistons, finora li ho usati in accoppiata ad un comune lettore mp3 oppure all’One M8, mio terminale principale. Non avendo mai avuto il piacere di poter comandare la musica in riproduzione tramite i tasti fisici alloggiati sul cavo delle cuffiette, dal momento in cui questi sono compatibili sono con dispositivi Nexus e pochi altri, ho provato per curiosità tali auricolari anche sul Mi Note e… magia… i tasti funzionano, beh poi ho pensato che sarebbe stato strano il contrario. Una volta configurati gli auricolari sarà possibile andare a modificare le opzioni relative all’equalizzatore, miglioramento dell’audio e, volendo, impostare azioni personalizzate ai tasti fisici. Come qualità in riproduzione non ho notato particolari differenze rispetto all’uso dei Pistons in accoppiata ad altri terminali diversi da Xiaomi, ciò significa quindi che il lavoro grosso lo svolge l’equalizzatore audio installato sui dispositivi e in questo campo Xiaomi non è certamente (ma non per suo demerito) la prima della classe.
Conclusioni
Bella mossa per Xiaomi, questo Note ci è piaciuto davvero tanto. Sull’estetica non possiamo che complimentarci con la casa cinese, Mi Note è davvero un capolavoro in fatto di design e solo loro sanno come sono riusciti a far entrare una fotocamera con stabilizzatore ottico in meno di 7mm. Niente male anche il comparto software, mi è dispiaciuto solo il fatto di non averlo potuto provare con a bordo Android Lollipop ma nulla di grave. KitKat non sfigura affatto. Qualche incertezza l’ho notata solo sul multitasking e all’apertura delle applicazioni ma conto, anzi sono sicuro, che i prossimo aggiornamenti lo renderanno perfetto.
Ah, non dimentichiamoci che Mi Note è disponibile anche in versione Pro.
A che prezzo si trova Mi Note? Non bassissimo ma secondo noi giusto per quello che offre, viene venduto a poco più di 480€ su mi-italia.it per la versione da 16GB, a cui vanno aggiunti 85€ se preferite quella da 64GB che, considendo la non espandibilità della memoria interna, rappresenterebbe la scelta più logica.
COSA CI E’ PIACIUTO
- Schermo
- Batteria
- Qualità dei materiali
- Miui 6
COSA NON CI E’ PIACIUTO
- Memoria non espandibile
- Audio povero di bassi
- Lingua non italiana
Che dire, Xiaomi ha deciso di dare un bel calcio alla concorrenza per attirare la loro attenzione e fargli capire che c’è anche Mi Note nel settore dei phablet.